Gio. Ott 24th, 2024

AMANTEA – “Il comune di Amantea non può perdere la leadership costruita con sacrifici e lungimiranza nell’arco di decenni, sia per la particolare ubicazione e sia per la popolazione costituita da circa 15 mila abitanti”. Lo afferma Mario Pizzino, ex sindaco della città tirrenica, che nel corso della sua amministrazione, nel 2018, acconsentì al trasferimento, da Amantea a San Pietro, dell’Ufficio di Piano, dell’Ambito 3, che include i nove comuni del Basso Tirreno cosentino.

Ora l’attuale sindaco amanteano, Enzo Pellegrino, rivendica il ritorno ad Amantea, comune capofila dell’Ambito, della sede dell’Ufficio di Piano. A tale ipotesi, prospettata da Pellegrino nel corso di una riunione di coordinamento dei sindaci, si sono però fermamente opposti gli altri otto primi cittadini del comprensorio, che hanno votato compatti contro la proposta della giunta di Amantea, bocciata con una votazione finita 8 a 1.

È scontro aperto, dunque, fra il comune capofila dell’Ambito e gli otto che lo compongono. In tale controversia, si inserisce l’ex sindaco Pizzino, come riportato dal Quotidiano del Sud, con delle significative dichiarazioni.
“Da sempre Amaneta – ha aggiunto Mario Pizzino – è considerata locomotrice trainante dello sviluppo socio economico di un vasto circondario e ha dato concretezza alle idee costruendo sul proprio territorio strutture capaci di dare risposte alle esigenze anche delle comunità viciniori. Sicuramente rientra in questa casistica l’idea di un Ambito Territoriale Sociale adeguato per l’esercizio in forma associata di alcune funzioni fondamentali riguardanti più enti locali con caratteristiche similari. Il nostro Ambito è stato idoneo a contribuire ad una maggiore conoscenza del territorio e delle sue principali dinamiche sociali ed economiche. Tutto ciò è stato possibile grazie alla ‘mediazione’ e al ‘rispetto’ tra tutti i primi cittadini dell’Ambito”.
Pizzino spiega, quindi, perché nel 2018 non si oppose al passaggio a San Pietro in Amantea dell’Ufficio “cabina di regia” dell’Ambito 3.

“Quella decisone – ha evidenziato l’ex sindaco –nasce in una situazione di dissesto del comune di Amantea, con impossibilità alle assunzioni di personale, anche per lo stesso Ambito fino all’approvazione del bilancio riequilibrato, avvenuta nel 2019 e l’autorizzazione obbligatoria della commissione Finanza locale del ministero dell’interno. A questo deve aggiungersi la carenza di stanze utili alla bisogna a seguito del trasferimento degli uffici comunali dal centro storico all’attuale sede provvisoria. Inoltre, a dopo le dimissioni del funzionario Affari Generali del comune di Longobardi, responsabile dell’ufficio del piano dell’Ambito, si è deciso di nominare con mio decreto in qualità di Sindaco capofila in data 27 luglio 2018, il segretario generale del comune di Belmonte e San Pietro, Fedele Vena, sulla base di proposta del sindaco di San Pietro e di ubicare l’ufficio operativo nel proprio Comune dotato di uffici e per evitare spostamenti logistici dello stesso funzionario municipale. I risultati non sono mancati, sia grazie alla condivisione di idee vincenti, sia alla lungimiranza, sia alla non arroganza degli amministratori, e soprattutto alla perspicacia del nuovo responsabile. Per amministrare l’Ambito bene occorre concordia, condivisione e pacata discussione. Sarebbe giusto concordare l’ubicazione dell’Ufficio del Piano Distrettuale in ogni comune con cadenza annuale. Fermo restando – ha concluso Pizzino – l’Ufficio di coordinamento presso il comune capofila”.

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