Mar. Ott 22nd, 2024

San Pietro in Amantea – Venerdì prossimo, 7 giugno, a partire dalle ore 17, il Museo di Arte Orafa di San Pietro in Amantea ospiterà un convegno dal tema “Origini: idee e proposte per la rivitalizzazione del borgo“. L’evento, parte del piano di finanziamento per il turismo delle radici, ha lo scopo di agevolare e sostenere il rientro degli italodiscendenti.

«L’iniziativa – spiega il sindaco Gioacchino Lorelli – mira a far conoscere e valorizzare la storia familiare e culturale degli italiani residenti all’estero e dei loro discendenti. Questo progetto è fondamentale per il nostro comune e rientra in un più ampio programma di promozione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale e storico».

Il convegno vedrà la partecipazione di relatori di spicco, tra cui le docenti dell’Università della Calabria, Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera, autrici di un importante studio sul tema della “co-creazione ed autenticità del turismo delle radici”. Il sindaco di Cleto, Armando Bossio, sarà presente per condividere la sua esperienza e le iniziative intraprese nel suo comune su questo fenomeno.

A margine dell’evento, la Pro Loco di San Pietro in Amantea, guidata da Francesca Guido, presenterà il programma delle attività estive legate al progetto “Origini”. Queste attività sono state pensate per coinvolgere sia i residenti che i visitatori, con l’obiettivo di rafforzare i legami con le proprie radici culturali.

San Pietro in Amantea, un comune relativamente giovane con autonomia amministrativa dal 1937, ha una storia ricca e particolare da raccontare. Il sindaco Lorelli ha sottolineato l’importanza di questo convegno come momento di incontro e riflessione: «San Pietro in Amantea si propone come punto di contatto tra enti, istituzioni, aziende e associazioni di volontariato che intendono promuovere iniziative volte a far conoscere la nostra storia e cultura. Non bisogna dimenticare che il nostro comune è stato tra i primi in Italia ad eleggere un sindaco donna, Ines Nervi in Carratelli, nel marzo del 1946».

L’iniziativa rappresenta un passo significativo verso la riscoperta e la valorizzazione delle radici culturali, offrendo nuove opportunità per il futuro del borgo e dei suoi abitanti.

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