Mar. Ott 22nd, 2024

Amantea- riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro follower:

Salve zippa 29,

Negli ultimi tre giorni a causa della chiusura degli stadi stanno succedendo svariate cose, ma gli ultimi eventi, di questa mattina, mi ha fatto scattare la molla per scrivere queste poche righe.
Durante il riscaldamento pre-partita uno dei giovani calciatori mi ha confidato:<<Mister da quando ho ricominciato ad allenarmi ho smesso di fumare. Avevo preso una cattiva strada e, nonostante non abbia ancora compiuto 16 anni, passavo i pomeriggi a non fare niente e a fumare . Oggi invece mi diverto, mi alleno, e sono in ottima compagnia e non penso ad altro.>>
Ieri ,sabato 10 novembre, gli allievi hanno disputato la quarta partita del campionato che, da calendario doveva essere in casa, a Grimaldi. Tantissime sono state le difficoltà da affrontare: Vittorio Suriano ha dato un passaggio a 4 ragazzi che vanno a scuola Cetraro e arrivano in pullman; Mimmo De Luca il cui figlio giocava contro il Lamezia, ha accompagnato 3 ragazzi; la società ha preso un pulmino a noleggio guidato dal mister che fa anche da magazziniere, dirigente, raccattapalle, e di tutto e di più. Tutto questo per portare questi ragazzi a giocare in casa ( a Grimaldi ) paradossalmente a 50 km da casa. Una partita di giovani che in casa non dovrebbe avere spese, costa alla società ,tra campo e pulmino, 250 euro. Ovviamente la dirigenza dell’ Amantea calcio (Maurizio Motolese, Elio Nesi e Berardone) si è fatta carico di tutte le spese, e i ragazzi pur di giocare si sono autotassati. A tutto ciò si aggiunge un’altro episodio sempre di stamattina: Alle 12:30 ho incontrato un tifoso dell’Amantea Calcio, un signore di 70 anni che vive solo e, dopo aver pranzato in tutta fretta, aspettava con trepidazione un passaggio per andare vedere il Derby (Amantea-Campora) a Sanbiase!!!!
Questi aneddoti per farvi un po capire il paradosso di questa situazione. Mi chiedo se chi ci governa abbia capito quanto è importante il calcio per la nostra società. Questo sport salva i giovani dalla strada e da conforto agli anziani facendogli passare la domenica in compagnia.
Forse il fatto di non avere un assessore allo sport lascia pensare che il calcio sia semplicemente “guardare 11 persone che corrono dietro ad un pallone”? Lo sport è salute, socialità e vita e questi due episodi lo dimostrano. Spero che i nostri ragazzi avranno presto il loro campo dove correre felici senza nessuna sigaretta in bocca , e i nostri vecchietti possano passare almeno la domenica in compagnia a tifare per la propria squadra del cuore.
Con tristezza assoluta Pasquale Bonavita
Orgoglioso membro e allenatore dei fantastici giovani dell’ Amantea calcio .

Condividi l'articolo sui social

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *